Il coraggio di dire che non è giusto.

Ma io vorrei che le nostre fragilità potessero emergere. Non c’è niente di male ad ammettere che quest’ondata ci ha travoltə. Questo non significa rinunciare a vivere, a provare ad andare avanti, ma semplicemente che abbiamo bisogno di fermarci a leccare le ferite. Perché serve. Serve lamentarsi, dire che non va bene, che non è giusto. NON È GIUSTO!

Non c’è posto per chi è timidə.

Non c’è posto per chi è timidə. Non nascondiamoci, l’anno appena trascorso è stato durissimo per chiunque. O forse per alcune persone meno. Per me tanto. Arrivavo da un 2019 che mi sembrava il peggiore mai vissuto, a Gennaio 2020 mi ero rimboccata le maniche e pensavo di vedere la luce in fondo al tunnel ma… come diceva quella battuta? Erano i fari di un Tir!

Ascoltarsi

Ascoltarsi. E per farlo non è necessario avere ore in più ma volontà diversa. La giustificazione che diamo è il tempo. In alcuni casi è vero che troppi pesi sono sulle nostre spalle e siamo obbligate/i in qualche modo a farcene carico. Ma anche qui dovremmo chiederci il perché di questa situazione e se ci sia via d’uscita, senza che un evento esterno drammatico ci faccia respirare.