Nella mia lettera per te

Nella mia lettera per te

Sotto un ammasso di alberi ibridi ho tirato quel filo irritante

mi sono inginocchiato, ho impugnato la mia penna e inchinato la testa.

Ho provato ad invocare tutto quello che il mio cuore trovava vero

E lo spedisco nella mia lettera per te

Le cose che ho scoperto durante i periodi difficili e belli

le ho scritte tutte con inchiostro e sangue.

Ho scavato profondamente nella mia anima e ho firmato con il mio vero nome,

e l’ho spedito nella mia lettera per te.

Ho messo tutte le mie paure e dubbi

Nella mia lettera per te

Tutte le cose difficili che ho scoperto

Nella mia lettera per te

Tutto quello che ho scoperto essere vero

E l’ho spedito nella mia lettera per te

Ho preso tutti i raggi del sole e la pioggia

Tutta la mia felicità e tutto il mio dolore

Le stelle delle sere scure e il blu del cielo della mattina

E l’ho spedito nella mia lettera per te

“Letter to you” Bruce Springsteen

Ciao miə carə,

di nuovo ti chiedo come stai e lo faccio sapendo che in tutta Italia viviamo bene o male situazioni simili ma che ognunə di noi ha bisogno di concentrarsi sulla propria condizione.

Avrei voluto parlarti di un argomento che mi sta a cuore – anzi, avevo già iniziato a scrivere – ma lo rimando. Tempi duri richiedono reazioni pronte e mirate.

Quindi sarò breve, chiara e spero di arrivare dritta al tuo cuore. Questa volta solo suggerimenti.

Intanto sono molto felice che sui social stiano girando dei post condivisi da molte persone che invitano a comprare dalle librerie indipendenti e dai piccoli e piccole artigianə. Il discorso è lungo e se ti va di sapere cosa ne penso, ti invito a leggere il mio post a riguardo:

Sostenere l’artigianato

In sostanza sì, puntiamo sulle piccole realtà, ma – dico io – non dimentichiamoci mai di farlo con le realtà che ci rappresentano davvero. Che abbiano il nostro stesso metro di misura per il mondo, che tengano a cuore ciò a cui noi teniamo a cuore.

La mia guru per la comunicazione Consolata Plantone, mi dice sempre che dobbiamo chiederci chi stiamo finanziando. E questa domanda ha cambiato ancora una volta il mio modo di vedere la questione, già spinosa di suo.

Personalmente per me i temi importanti sono molti, ma in prima posizione ci sono il rispetto per la natura, per la dignità umana e animale, la volontà di impegnarsi rispetto ai temi della parità di genere e ai diritti civili e di chi lavora.

Preferisco scegliere da chi acquistare e incanalare lì le mie energie piuttosto che impegnarmi a boicottare (anche perché, sappiamo bene chi stiamo boicottando e quale scia di lavoratorə si porta dietro?). Arriverà da sé che ci saranno aziende o persone da cui non acquisteremo più perché non ci rappresenteranno.

Quindi, sull’impronta di questo pensiero mi sono anche chiesta cosa posso fare come artigiana (in divenire). I miei valori li ho descritti qui, nel mio personale manifesto, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensi.

Detto questo, se ti riconosci nei miei valori e ti piacerebbe avere o regalare un SegnaLì, questa è ovviamente la settimana giusta. A chi pensa che il Black Friday sia un’invenzione consumistica americana, dico sì, è vero! Allora noi cosa possiamo fare? Trasformiamola in una rivoluzione e iniziamo a creare un circuito virtuoso dove, in questa settimana, artigianə e persone che desiderano acquistare prodotti fatti a mano, si uniscono venendosi incontro. Io voglio fare la mia parte.

Quindi per chi vorrà pensare già ai regali di Natale (manca poco, le spedizioni sono a rilento, meglio essere previdenti), da oggi e fino al 5 Dicembre c’è il 25% di sconto su tutti i SegnaLì!

Nel mio shop su Etsy c’è anche tutta la linea Ispantu, creata con dolcezza. Segnalibri che nascondono al loro interno una frase di protezione e buon augurio.

Ho detto che sarei stata concisa, ma come al solito parlo tanto, quindi qui ti lascio, ti aspetto nei miei canali e sul blog. Ti saluto con un po’di suggerimenti, cose belle viste in giro.

Ci risentiamo a Dicembre, già sento jingle bells nell’aria!

Ti abbraccio,
Gabriella

I doni d’arte di Stefania Bressani

Siamo a ridosso del Natale. 

Per chi ama i doni, non posso che suggerire la vulcanica Stefania Bressani. Ehm, no, non sono gli stessi doni, ma qui c’è veramente tutta l’arte del dono, e il dono dell’arte.

Non voglio dire troppo per non toglierti la sorpresa ma sappi che Stefania ha una sua personale filosofia sul concetto di dono e le sue opere d’arte ora potrebbero essere persino vicino a te.

Nel suo sito e sui canali social, Stefania parla d’arte contemporanea in maniera semplice, ironica e competente. Ci regala una visione dell’arte da un punto di vista nuovo. 

Mis(S)conosciute

Giulia Morelli, Maria Lucia Schito e Silvia Scognamiglio hanno pensato – bene – di parlare di autrici poco conosciute. Il perché lo siano è presto detto. 

Alla letteratura femminile, solitamente, per abitudine, pregiudizio, snobismo, si dedica meno tempo. Tanto che esiste la Letteratura (quella dei maschi) e la letteratura femminile. Come se fosse una cosa a parte, minore, con temi diversi. Lo dimostra, purtroppo, un tweet di un editore italiano postato pochi giorni fa.

Mis(S)sconosciute ci parla di quelle donne spesso non citate, a volte non tradotte, che hanno però qualcosa da dirci. Ascoltare Giulia, Maria e Silvia, significa ascoltare la voce di queste scrittrici.

Infine ti lascio con il suggerimento per una visione. Si tratta di un film: “The Meyerowitz Stories”, di Noah Baumbach. Non è un film semplice, a tratti è persino fastidioso. Ma l’ho trovato decisamente realistico nella descrizione dei sentimenti contrastanti che sorgono nelle relazioni familiari, in maniera più o meno pesante. 

La famiglia descritta nella storia è altamente problematica, i rapporti interni sono fragili, c’è tensione nonostante i tentativi di volersi bene. Un padre dall’ego ingombrante, (un artista mai veramente emerso, forse per sfiducia in se stesso o nel mondo), due figli e una figlia, una nipote, una seconda moglie. Il tutto fra liti, ripensamenti, recriminazioni, scene fuori dall’ordinario, irrazionali, eppure potenti. Fammi sapere che ne pensi se deciderai di guardarlo.

Questo post nasce dalla lettera che ho inviato ad Agosto alle iscritte e agli iscritti della Newsletter “il mio Cuore appena in vista.”  Vuoi ricevere anche tu le mie lettere?
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